La Terapia del Sole

Gli effetti del sole sono di due tipi: immediati come l’eritema (arrossamento) della pelle accompagnato da prurito, rossore o addirittura bolle; ritardati, come il fotoinvecchiamento precoce con rughe o macchie

 

Proteggere la pelle dal sole è doveroso sia per ragioni estetiche che di salute.

Per le persone che soffrono di patologie dermatologiche sono necessari degli accorgimenti ulteriori, per evitare un peggioramento dei sintomi.

Chi si è scottato frequentemente, soprattutto da bambino e possiede fattori predisponenti come un fototipo basso, numerosi nei e nei dalla nascita o familiarità per tumore della pelle ha maggiori possibilità di avere problemi durante l’esposizione al sole e quindi anche di sviluppare il melanoma, tumore maligno della pelle. Una volta identificato il fototipo, è più semplice adeguare i comportamenti per una corretta esposizione al sole, godendo dell’aria aperta e delle vacanze al mare o in montagna senza correre rischi.

Gli effetti nocivi del sole sono di due tipi: immediati come l’eritema (arrossamento) della pelle accompagnato da prurito, bruciore o addirittura bolle; ritardati come il fotoinvecchiamento precoce con rughe o macchie, e la fotocarcinogenesi ossia l’induzione di tumori cutanei.

Esistono dei casi, al contrario, in cui i disturbi migliorano con l’esposizione al sole?

Le malattie della pelle che possono migliorare con il sole sono quelle allergiche o che hanno origine da un’eccessiva reazione dell’organismo, perché i raggi sono in grado di combattere lo sviluppo di batteri o di ridimensionare la risposta dell’organismo.

Parliamo di eczema, psoriasi o vitiligine. In tutti questi casi, il sole può essere un ottimo alleato che contribuisce a inibire lo sviluppo della malattia e stimola la riattivazione delle cellule “sane”. Naturalmente, occorre sempre osservare le opportune precauzioni, utilizzare filtri solari adeguati e, ove indicato, integrare l’esposizione solare con farmaci specifici.

Il sole non deve essere considerato un nemico: addirittura, alle persone con carenza di vitamina D si consiglia di stare di più al sole. In che modo possiamo ottenere beneficio senza rischiare conseguenze negative?

 

Il sole è importante per evitare il rachitismo nei bambini. Per fissare la vitamina D, tuttavia, sono sufficienti pochi minuti al giorno di esposizione. Al contrario, è dimostrato che troppo sole nell’infanzia e nell’adolescenza aumenta il rischio di sviluppare un melanoma in età adulta. La protezione dal sole non si ottiene sempre e solo all’utilizzo delle creme solari.

È possibile assumere degli integratori per preparare la pelle al sole? Quando sono indicati? Gli integratori solari sono prodotti appositamente formulati per rafforzare le difese della pelle esposta al sole e favorire un’abbronzatura intensa e duratura.

Il loro utilizzo è infatti in grado di supportare dall’interno la protezioneconferita dall’esterno tramite l’applicazione di cosmetici dotati di filtri solari (azione sinergica).

Fotoprotettore è una sostanza che applicata topicamente, o assunta per via sistemica, contrasta le reazioni cutanee indotte dai raggi ultravioletti.

Scopo della fotoprotezione è di permettere un’esposizione al sole senza rischi.

Quando la pelle viene raggiunta dagli UVA e dagli UVB si ha la formazione dei cosiddetti radicali liberi che determinano, a carico delle strutture cutanee, alterazioni molecolari e danni pro cancro.

Per difendersi da queste aggressioni, infatti, la pelle mette in atto dei meccanismi di protezione endogeni, come alcuni meccanismi enzimatici e non enzimatici, come le vitamine E, C, i carotenoidi.

Un buon integratore dovrebbe contenere almeno uno di questi elementi vitamina c, vitamina e, licopene, luteina, il polypodium leucotomos, la nicotinamide o vitamina B3, non ultimi lo zinco e il selenio importantissimi cofattori di reazioni enzimatiche.

Una molecola molto valida è il Polypodium leucotomos, una felce tropicale usata per i suoi effetti antinfiammatori e curativi. Dall’estratto di questa pianta, infatti, si ricavano principi attivi in grado di contrastare gli effetti nocivi dei raggi UV, soprattutto nelle persone maggiormente fotosensibili.

Consultare un dermatologo sarebbe buona norma, poichè sul mercato è presente un’ enorme offerta di questi integratori e a volte può risultare difficile districarsi nella scelta. Il consiglio è sempre quello di affidarsi alle indicazioni di un medico ed evitare le autoprescrizioni.

Sarà il dermatologo ad orientarci, tenendo conto di alcuni non trascurabili fattori come l’età, il fototipo, le abitudini di fotoesposizione, il regime alimentare, l’eventuale assunzione di altri farmaci, la presenza di patologie concomitanti, l’abitudine al fumo.

 

Dott.ssa Rossana Capezzera

Medico Chirurgo Specialista in Dermatologia

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